Sally Potter è una regista che sta scrivendo una nuova sceneggiatura, un giallo. Si trova a Parigi, dove incontra il tango. Comincia a prendere lezioni dal ballerino argentino Pablo. Durante un soggiorno a Buenos Aires conosce nuovi maestri. Il tango esce dalla cornice dello studio e inizia ad infettarsi della vita. Una storia d’amore. Sally si innamora di Pablo. Dal tango emergono le difficoltà che nutrono e intossicano l’amore: la lotta, la gelosia, la ricerca, la vulnerabilità. Dai passi ordinati delle prime lezioni si arriva al caos e al confronto tra due identità. E all’incomprensione.
Questa volta è Sally, una donna, a dover dirigere un uomo, a doverlo inquadrare dentro uno schermo, a doverlo rendere, in qualche modo, “oggetto di desiderio”.
Sally: Ti ho seguito nel tango, Pablo. Ora è tempo che tu segua me. Sei pronto?
Pablo: Ma cosa vuoi che faccia? Non sono un attore.
Sally: Tu non devi fare niente. Credimi. Solo sii te stesso.
Pablo : E’ facile dirmi di essere me stesso. Ma io chi sono?
“Volevo che questo film avesse la purezza muscolare di una narrativa distillata… e tuttavia l’immediatezza del rischio vissuto. Volevo che mostrasse la sensazione della danza piuttosto che come essa appare…
Volevo fare molte domande sull’amore e sul lavoro e sulla creazione.
Su come l’inventare sembri realmente essere un trovare. E come fare film (e scrivere) sia in sostanza vedere (e ascoltare)”.
Lezioni di tango, Milonga triste:
Ballando sotto la pioggia:
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