Il tango argentino è una danza di coppia nata a Buenos Aires e conosciuta in tutto il mondo per la sua sensualità. Tuttavia, l’origine del nome “tango” è ancora oggi oggetto di dibattito tra gli studiosi. Esistono infatti diverse teorie sull’etimologia del tango, daremo qui notizia delle proposte più diffuse e delle relazioni di questo nome con la cultura, la storia e la musica non solo argentina.

L’origine del nome “Tango”

L’origine del nome “tango” è stata oggetto di diverse teorie nel corso degli anni. Alcuni studiosi ritengono che la parola derivi dal termine africano “tanganya”, che significa “luogo in cui si balla”. Altri invece sostengono che il nome derivi dal termine spagnolo “tangano”, che significa “tacere” o “fermare”. In ogni caso, la parola “tango” sembra essere stata utilizzata in Argentina fin dal XIX secolo per riferirsi a una danza di coppia dalle movenze sensuali.

L’influenza delle lingue spagnola e italiana

L’influenza della cultura spagnola e italiana è stata fondamentale per lo sviluppo del tango argentino. Infatti, molte delle parole utilizzate nel tango sono di origine spagnola o italiana. Inoltre, la musica che accompagna il tango argentino ha subito influenze sia dalla musica popolare italiana, sia dalla musica andalusa spagnola.

Il tango argentino e la sua relazione con la cultura argentina

Il tango argentino non è solo una danza, ma anche una forma d’arte che esprime la cultura argentina. La sua nascita è legata al contesto storico dell’Argentina del XIX secolo, in cui le classi popolari vivevano in condizioni di grande povertà e marginalità. Il tango argentino è stato quindi un modo per esprimere il dolore e la sofferenza di una classe sociale emarginata, ma anche per mostrare la propria forza e il proprio coraggio.

Tango e musica: le figure chiave del tango argentino

Il tango argentino non sarebbe stato lo stesso senza le figure chiave della sua musica. Tra queste, spiccano Carlos Gardel, cantante e attore considerato il “Re del tango”, Astor Piazzolla, musicista e compositore che ha rivoluzionato il genere del tango, e Juan D’Arienzo, direttore d’orchestra che ha contribuito a rinnovare il tango argentino negli anni ’30 e ’40. Grazie alle loro opere, il tango argentino è diventato una forma d’arte riconosciuta a livello internazionale.

In sintesi, l’origine del nome “tango” è ancora oggi oggetto di dibattito tra gli studiosi. Tuttavia, è indubbio che il tango argentino sia una forma d’arte che esprime la cultura e la storia dell’Argentina. Grazie alle sue influenze africane, spagnole e italiane, il tango argentino è diventato una danza di coppia sensuale e appassionante, ma anche una forma di espressione artistica che ha conquistato il mondo intero.